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Totò Schillaci biografia: scopri la vita di Totò-Gol!

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Chi è Totò Schillaci? Ecco una mini biografia.

La storia di Salvatore Schillaci (detto Totò), ha inizio nel quartiere popolare palermitano di San Giovanni Apostolo. È proprio lì che l’ex giocatore della nazionale comincia la sua incredibile carriera di calciatore. Sin da bambino è appassionato di calcio, ma non si iscrive mai a una scuola, lo pratica in strada e nei campi con gli amici. Salvatore mostra molta diligenza e determinatezza nel praticare il suo sport preferito e i risultati arrivano col tempo. Quando gioca non ha regole, ma non è aggressivo, gli piace improvvisare e seguire il suo istinto. Della sua gioventù afferma: «Da noi per emergere devi avere la fortuna che qualcuno venga a scovarti. Non ci sono scuole calcio, i club investono poco nel settore giovanile. Ho conosciuto tanti ragazzi che potenzialmente sarebbero stati dei talenti e che si sono scoraggiati».

Eppure lui non si scoraggia e comincia a giocare a 17 anni con l’AMAT Palermo, nella categoria dilettanti. Gioca e lavora Totò, aiutando il padre muratore e arrotondando in un’officina. Il piccolo team siciliano gli consente di essere notato dai talent scout del Palermo e, in breve tempo, l’AMAT riceve un’offerta dalla società rosanero. I dirigenti della squadra decidono di giocare al rialzo, ma il Palermo non accetta la richiesta economica. In un’intervista successiva Totò ha affermato: «Per soli sette milioni io e Carmelo Mancuso non andammo al Palermo».

Totò Schillaci biografia: da Palermo a Messina

Una nuova offerta arriva nel 1982 dal Messina che all’epoca era in serie C2. Schillaci si sposta quindi nella squadra di Franco Scoglio che proprio grazie alla sua bravura approda in serie B nella stagione calcistica 1985-1986. Nel 1987 Totò si sottopone a due interventi chirurgici in seguito alla rottura del menisco, quindi è costretto al fermo. Ritorna alla carica nella stagione successiva, specialmente grazie alla fiducia datagli dal suo mister. Nel 1988 Zdnĕk Zeman giunge al Messina in sostituzione di Scoglio. In quell’anno il giocatore diventa capocannoniere del campionato con ben 23 goal messi a segno.

Totò Schillaci biografia: con l’approdo in serie A il sogno di avvera

È nel 1989 che arriva la svolta definitiva: Schillaci viene acquistato dalla Juventus per 6 miliardi di lire. L’esordio in serie A avviene il 27 agosto in una partita contro il Bologna che termina 1-1. In soli 30 match, il giocatore segna 15 reti, permettendo alla Juve di vincere sia la Coppa UEFA sia la Coppa Italia. L’anno dopo Azeglio Vicini, allenatore della nazionale, lo inserisce nella formazione italiana ai Mondiali Italia ‘90. Di quei mondiali si ricordano gli occhi increduli di un uomo di umili origini che non avrebbe mai immaginato di arrivare così in alto nella vita. È in questo periodo che gli attribuiscono il soprannome di Totò-Gol.

Dopo una serie di controversie e di liti, il club juventino decide di vendere Toto-Gol all’Inter, era il 1992. Al termine della sua avventura torinese, Schillaci ha dichiarato «Sono rimasto un bravo ragazzo e lascio la Juventus senza polemiche. L’arrivo di Vialli mi ha messo fuori gioco, comunque auguro ai bianconeri ogni fortuna. Ormai la Juve è solo un ricordo».

All’esordio in neroazzurro, il bomber segna già il suo primo gol. Anche con l’Inter dimostra la sua grande bravura, ma non sfonda mai, soprattutto per i suoi continui problemi di salute.

Totò Schillaci biografia: Júbilo Iwata e il ritiro

Nel 1994 un team nipponico, il Júbilo Iwata, gli fa un’allettante proposta economica, così Totò decide di trasferirsi e diventa il primo giocatore italiano nel campionato giapponese. Con l’Iwata in 78 partite realizza 56 gol, ma un ennesimo infortunio lo convince al ritiro definitivo nel 1999.